somari a caro prezzo. QUANDO I MAGISTRATI NON SONO NÉ TERZI NÉ IMPARZIALI NÉ INDIPENDENTI


Assistiamo, impassibili, alla decadenza civile e morale di un’Italia che bastona i cittadini comuni e valorizza il potere deviato dei “servi infedeli” che conoscono solo il loro costante e impunito abuso di potere elevato a regola costituzionale


Nessuno di voi è lì per risolvere i problemi del mondo. Siete lì per amministrare la giustizia. E nessuno vi nega il diritto di pensare quello che volete: ma solo pensarlo e non trascurare i vostri doveri a favore delle vostre inclinazioni politiche che ormai sono spudoratamente esibite e propagandate. Smettetela. Non siete liberi, siete il Terzo Potere: che purtroppo ha preso il sopravvento su tutto rovinando la vita della “gente comune” di Coletta!

SIAMO IN MANO ALLA DITTATURA

DEI NUOVI CRISTI PANTOCRÀTORI?


Troppe aderenze, troppe conoscenze, troppe «prossimità sociali», troppe messe del sabato sera a San Domenico, perché certi magistrati e certi avvocati possano essere davvero liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, dottor Coletta!

 

A livello generale nei giorni scorsi due antesignani della globalizzazione del potere in mano ai magistrati – Marco Imperato (procura Bologna) e Valeria Bolici (tribunale Bologna), hanno diffuso questo loro comunicato ufficiale:

Autorizzati anche dalla giunta distrettuale dell’ANM, inoltriamo il seguente messaggio:

Cari colleghi, abbiamo pensato e scritto un appello da rivolgere anzitutto a noi magistrati ma poi da allargare a tutta l’avvocatura e l’accademia per mandare un segnale di presenza e testimonianza dei giuristi sulle violazioni dei diritti umani a Gaza.

La proposta iniziale, che trovate illustrata anche nell’allegato, è quella di interrompere ogni giorno le udienze per leggere il preambolo allo Statuto della Corte Penale Internazionale. Ogni giorno fino a quando non verranno prese adeguate iniziative da parte delle istituzioni italiane, coerentemente a tale Statuto e ai principi costituzionali che vogliamo affermare.

Come vedete in poche ore sono arrivate molte adesioni e speriamo che possa diventare un’iniziativa collettiva.

Potete inviare le adesioni a questa email: appellogiuristipergaza@gmail.com

Potete inoltrare questa mail e l’allegato liberamente anche ad avvocati, ricercatori e professori universitari.

Informeremo dell’iniziativa anche i dirigenti degli uffici e ci aggiorneremo lunedì anche per concordare quando e come iniziare la lettura del preambolo in udienza.

Grazie
• Marco Imperato (Procura Bologna)
• Valeria Bolici (Tribunale Bologna)


Notizie sui magistrati promotori terzi, imparziali e indipendenti:

  • Marco Imperato, sostituto procuratore della repubblica di Bologna, membro del consiglio giudiziario della Corte d’Appello di Bologna, entrato in magistratura nel 2002, è stato procuratore a Marsala sino al 2008, magistrato distrettuale requirente sino al 2012, poi in procura a Modena, indi a Bologna dal 2020. Oggi lavora nei gruppi specializzati dedicati a codice rosso, criminalità economica e responsabilità professionale.
  • Valeria Bolici – giudice della Prima Sezione Penale dibattimento a Bologna

Su questo tesso argomento si possono leggere due interessanti articoli:


E VENIAMO A PISTOJA

Claudius Pantocrator. Ormai i pubblici ministeri sono come i nuovi Cristi Pantocràtori: determinano tutta la vita dello stato non di diritto, ma del rovescio…

 

Dove il portabandiera della terzietà, dell’imparzialità e dell’indipendenza è, in pole position, come abbiamo già scritto, il sostituto-scout Claudio Curreli, impegnatissimo nella «cittadinanza @ttiv@» più che nel rispetto dell’art. 54 della Costituzione, dal momento che dedica più attenzione ai suoi personali diletti e convincimenti politico-etico-religioso-sociali, che non alle attività istituzionali che, per legge, sarebbe tenuto a svolgere con disciplina ed onore.

A iniziare dal rispetto della norma che gli impedisce, quale magistrato della repubblica democratica fondata sul lavoro, di viversene beatamente in quiete a Pistoja con la moglie, giudice efficientissimo delle esecuzioni immobiliari. E senza che nessuno osi fiatare.

Guardàtelo, questo protettore del ragionier non-dottor Romolo Perrozzi, personaggio pubblico di spicco del mondo quarratino, che falsifica perfino la realtà ufficiale anche della cartografia catastale, pur di dimostrare che lui, falso dottore dichiarato, ma apprezzato Ctu del tribunale pistojese, è più bianco della neve, come si canta nel Salmo 50.

Guardàtelo anche, il Divus Claudius, quale focàto sostenitore della causa palestinese, dato che ha diffuso il volantino pro-Pal, e consigliato caldamente a tutti i suoi “consenzienti” di manifestare (rivedi link) in tal senso.

 

Legato, lo scout-Agesci, anche ad altre espressioni di impegno filo-gazista, tipo “la scuola per la Palestina”, capitanata da Milva Maria Cappellini, docente di lettere al liceo scientifico di Pistoja, ma soprattutto moglie di un personaggio spudoratamente protetto della procura, il mai-comandante Andrea Alessandro Nesti, che dal 2000 ad oggi è stato spalleggiato, favorito, sostenuto, aiutato, protetto, favoreggiato dalla brillante sinistra aglianese dei nostri stivali (iniziò con il concorso l’ex-sindaco Marco Giunti, padre dell’avvocata Elena, patrona del Perrozzi) e, in séguito, da una “prostituta FdI” quale la giunta di Beneminkia Lucasperi + Ciottoli +, oggi, la famosa Contessa Ambra Torresi Saltafossi Vien-dal-Calice e, al momento, reggi-Tomasi.

Evidentemente le prossimità sociali di cui ci ha parlato Tommaso Coletta da Tvl, hanno una loro importanza strategica a Pistoja…

Il Nesti, voglio ricordarlo a tutti, usurpatore di un posto pubblico, è stato recentemente santificato/sanificato dal giudice Paolo Fontana, perché, in fondo, cosa avrebbe fatto di male se si è intascato stipendi pubblici senza nessuna legittimazione e ha provocato danni economici al Comune?

I malvagi, come al solito, siamo noi di Linea Libera perché abbiamo cercato di far capire agli aglianesi (gente, evidentemente, di intelligenza a Km Zero) che la deficienza cognitiva genera anomalìe devastanti e mostri con toghe di stato che permettono, a gente deviata e priva di capacità di giudizio, di umiliare quel popolo bue che paga loro i lauti stipendi da dittatori folli.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© Linea Libera Periodico di Area Metropolitana


Per forza ci condannano! Diciamo troppo in chiaro le verità
che toccano la corruzione delle «autorità costituite».
Non è vero, dottoressa Giulia Gargiulo?

 

Coletta ricordiàmolo così: mentre promette che lavorerà per la “gente comune”…


Print Friendly, PDF & Email