somari a caro prezzo. POVERA QUARRATA, LE DISGRAZIE NON VENGONO MAI DA SOLE. 5


Cosa sono le disgrazie? Per chi è costretto a subirle anche controvoglia, una vera e propria sciagura; per chi invece le genera (e penso al Comune di Quarrata e a tutti i suoi uomini corruttori e corrotti) un piacere che di solito è garantito da dei “vigili della legge” come la procura di Pistoja: dove le regole vengono confezionate in collisione con l’articolo 54 della Costituzione, «con indisciplina e disonore», checché ne dica la volta-spalle dottoressa Giulia Gargiulo, metafora di Beatrice Venezi cui è affidata l’Anm-Fenice di area locale


Quanti falsi circolano nel mondo pistojese? E perché la procura di Tom Col, che lavora per la gente comune, lascia che i responsabili della corruzione travolgano, come orde di unni impazziti, i diritti del popolo sovrano?

ANCHE PISTOJA È PIENA

DI GENTE ALLA LECORNU


Il corto circuito della Venezi-Giulia contafrottole


Alla fine i fatti parlano da soli

 

Il blitz di stamattina sarà rapido come una folata di vento. Ma anche tagliente come la tramontana da 25 sottozero della gelata del 1985.

Dice la dottoressa Gargiulo-Venezi: ai pistojesi basta l’obbligatorietà della azione penale così come prevista, per farsi convinti che la magistratura non va assolutamente separata.

E quando lo dice, il 27 febbraio scorso, durante lo sciopero, fa sembrare la cosa anche quasi credibile.

Fatto sta che noi di Linea Libera non vogliamo credere a niente per definizione, ma solo alla verità ontologicamente logica e misurabile. Non crediamo alle affermazioni della Venezi-Giulia che, dalla fine della guerra ad oggi, hanno fatto di Pistoja un vero e proprio campo[santo] largo desertificante simile a quello della batosta-Pd nelle Marche.

A Pistoja, e da una vita, tocca sempre e solo il peggio. A Pistoja il Csm manda perlopiù magistrati colpevoli di qualche guaio che però, con l’alto senso della giustizia tipico dell’organo di autogoverno dei togati di stato, non devono essere puniti, quando, addirittura, devono essere pure promossi come Tom Col.

E i signori magistrati che ci vengono inviati per difendere la famosa «gente comune» di Coletta, lavorano proprio contro la gente “disgraziata” come noi: senza sosta e senza remissione.

Ma quando sarà l’ora di farla finita con tutte le falsità e i favoritismi della procura?

Le prove? Eccole in ordine. E non sono che una “antologia”, cioè una piccola scelta, nel mare magnum del male magnum pistojese:

  1. Una baracca di stronzi – fra fiorentini e no – spediscono una baracca di segnalazioni-stronzate a una baracca di «autorità costituite» instupidite, prevaricatrici e malevole.
    Le stronzate investono: Comune di Quarrata, Vigili del Fuoco, Carabinieri Forestali e altri che non ricordo bene.
    Lo fanno per rompere i coglioni a gente che vive in casa propria, ma è oggetto di vero e proprio stalking. E anche a me, che ho il torto di aver fatto sapere a tutti che il ragionier non-dottor Romolo Perrozzi, Ctu del tribunale di Pistoja, è un favorito dal Comune di Quarrata e presumibilmente anche della procura.
    Il 16 settembre 2020 si scatena l’ira di Dio. Con un tentativo di sopralluogo che finisce in cacca, com’era degno che fosse.
    Allora io segnalo il fatto a Coletta nell’ipotesi di procurato allarme. Risultato? In culo all’obbligatorietà dell’azione penale della Venezi-Giulia.
  2. Da quella valanga di cacca senza conseguenze degne di nota, scaturiscono ben due relazioni (quelle che ho anche pubblicato varie volte sempre senza séguito) che vengono segnalate a Coletta per ipotesi di falso. Risultato: in culo all’obbligatorietà dell’azione penale della Venezi-Giulia.
  3. 2018 (vado a mente…). Tre stronzi fiorentini segano il tubo dell’acquedotto di Lecceto. Parte una denuncia: ma l’ottimo Giuseppe Grieco (più volte richiamato a indagare dalla fuggitiva Patrizia Martucci) con il patrocinio (mi pare di ricordare) della Cecilia Turco, cugina di Lucia Turco, sorella di Luca Turco (tutti personaggi «prossimi sociali» di Tom Col), scrimina tutto e tutti. Risultato: in culo all’obbligatorietà dell’azione penale della Venezi-Giulia.
  4. Due stronzi di Lecceto mi sequestrano con la loro Jeep, e mi impediscono di andarmene via dal muro della casa del non-dottore Romolo Perrozzi, Via Vicinale di Lecceto 1.
    Ma anche in questo caso, per il quale sono dovuti intervenire tre vigili urbani di Quarrata, il legalista Giuseppe Grieco archivia tutto “alla zitta”, decidendo di secretare gli atti perché lui pòle e noi non pòle. Eppure ènno tutti democratici e antifascisti (col culo degli altri)…
    Trattenere a forza la gente non è reato: San Giuseppe da Napoli ce lo ha insegnato. Risultato: in culo all’obbligatorietà dell’azione penale della Venezi-Giulia.

 

Possono essere sufficienti questi quattro assaggini per dimostrare che Pistoja è in mano e sotto la tutela non di una vera procura della repubblica, ma di un don Rodrigo, e dei dei suoi bravi stile-Griso, o gentile volta-spalle Venezi-Giulia Gargiulo?

Falso d’autore di quattro dipendenti comunali di Quarrata. E Tom Col silenzio!

Credo che ormai tutti abbiano capito che la storia non si fa con il tonno. Non bastano le scatolette da aprire di Beppe Grillo; non basta la produzione industriale realizzata a firma Palamara (che Cossiga indicava come una “marca di tonno”) o addirittura di Cesare Parodi, successore più che degno del suo predecessore.

Così, finché avremo difensori non del popolo, ma di sé stessi, esisteranno sempre personaggi quali:

  1. Sindaci stile-Bimbominkia Benesperi; Marco Mazzanti; Gabriele Romiti etc…

  2. Funzionari corrotti e falsari come Marco Bai, Iuri Gelli, Andrea Casseri, Emanuele Gori, Franco Fabbri etc…

  3. Assessori farlocchi come Simone Niccolai, che costruiva impunemente capannoni abusivi nell’orto di casa sua, senza conseguenze da parte di Tom Col etc…

  4. Facilitatori “a pago” nel disbrigo di opere abusive in séguito sanabili a domanda & soldo etc…

  5. Dottori del Menga come il ragionier non-dottor Romolo Perrozzi, ma fin troppo caro a Curreli pur essendo un falsario, un millantatore, un calunniatore seriale, alla stregua del signor Lecornu; e per giunta mantenuto negli elenchi da Ctu nonostante il suo profilo non limpido né cristallino come richiesto a Alessandro Romiti da Tom Col e dalla severa fu-Gip Patrizia Martucci etc…

  6. Falsi comandanti dei vigili urbani di Agliana, usurpatori di posti mai vinti e, alla fine, pure elogiati dal giudice Paolo Fontana, sottomesso alla procura etc…

  7. Magistrati stile-Curreli che lavorano per sé stessi e basta etc…

  8. O giudici alla Gaspari e alla Fontana che preferiscono assecondare le devianze [il]logico-deduttivo-mentali della procura-Alcatraz di Pistoja.

Falso d’autore dei soliti quattro dipendenti comunali di Quarrata. E Tom Col silenzio!

Tutta gente che, carezzata dal Bianco Mùtolo di Palermo, disonora ogni giorno la legge, lo stato, la tanto amata (e mai letta) Costituzione, sorella, a detta di un buffone come Benigni, di Mattarella stesso.

O popolo bue, te piace ’o presepe?

[continua]

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© Linea Libera Periodico di Area Metropolitana


Mattarella, di una giustizia che protegge i corrotti non sappiamo che farcene!


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