Sfida a tre tra Giani, Tomasi e Bundu. Urne aperte domenica e lunedì: se nessuno supera il 40%, si andrà al ballottaggio
PISTOIA —PRATO. [a.b.] Sono 3.007.106 i toscani chiamati al voto per rinnovare presidente e Consiglio regionale, circa 22.000 in più rispetto al 2020. Le urne saranno aperte domenica 12 ottobre dalle 7 alle 23 e lunedì 13 ottobre dalle 7 alle 15.
La competizione per la presidenza vede in campo tre candidati principali:
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Eugenio Giani, governatore uscente, sostenuto dal “campo largo” che unisce Pd, Avs, Movimento 5 Stelle e la lista civica “Casa Riformista”, dove confluiscono anche esponenti di Italia Viva, +Europa, Repubblicani e Psi, oltre a diversi indipendenti.
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Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, rappresenta il centrodestra unito con Lega, Forza Italia, Noi Moderati e la lista civica “È ora”.
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Antonella Bundu, candidata di Toscana Rossa, punta a riportare la sinistra radicale in Consiglio regionale dopo cinque anni di assenza. La sua lista riunisce Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Possibile, e dovrà superare la soglia di sbarramento del 5% per entrare in aula (ridotta al 3% per i partiti coalizzati sopra il 10%).
Oltre al presidente, saranno eletti anche i 40 consiglieri regionali. Il sistema elettorale prevede un premio di maggioranza variabile per la coalizione vincente:
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almeno 24 seggi (60% dell’assemblea) se il presidente eletto supera il 45% dei voti;
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da 23 a 26 seggi se il consenso si ferma tra il 40% e il 45%;
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23 seggi garantiti alla coalizione vincente e almeno 14 all’opposizione in caso di ballottaggio.
Un appuntamento decisivo, dunque, per il futuro politico della Toscana e per gli equilibri nazionali tra le coalizioni.













