“Noi per Montale” denuncia degrado e pericoli in via Oberdan e via Masini. La maggioranza respinge le mozioni, l’opposizione parla di “cieca ostinazione”. “I cittadini non possono più aspettare”.
MONTALE. Strade dissestate e marciapiedi pericolosi sono tornati al centro del dibattito politico in consiglio comunale a Montale. Nel corso delle ultime sedute consiliari, infatti, tra i tanti atti, sono state discusse due mozioni di rilevante interesse per la comunità, riguardanti rispettivamente: il rifacimento del marciapiede, ormai fortemente compromesso, in via Guglielmo Oberdan e la messa in sicurezza del primo tratto di Via Fratelli Masini mediantel’installazione di dossi non newtoniani. Via Guglielmo Oberdan, a pochi passi da piazza Matteotti, secondo i residenti, versa da anni in uno stato di deterioramento. In particolare il marciapiede all’incrocio con via XXV Luglio – la storica “via Scansa Debiti” – è ormai ridotto a un percorso a ostacoli, con buche e avvallamenti che mettono a rischio i pedoni.
A denunciare con forza tale situazione è stato, ancora una volta, il gruppo consiliare Noi per Montale. Nella seduta del 24 settembre, il consigliere Michael Paperetti, a nome anche dei colleghi Bandinelli e Cavaciocchi, ha presentato una mozione volta a impegnare il sindaco e la giunta “ad adoperarsi con urgenza per porre in atto un intervento definitivo di riasfaltatura del marciapiede, al fine di mettere in sicurezza il transito pedonale di via Guglielmo Oberdan”.
«Non è solamente una questione di decoro — ha dichiarato Paperetti — siamo dinanzi a un problema reale, parimenti a quanto già evidenziato il 22 luglio con la mozione inerente all’assenza di sicurezza in via Fratelli Masini».
Secondo i firmatari, le sollecitazioni dei residenti non sono affatto nuove: «Le segnalazioni giungono da tempo, ma l’amministrazione continua a restare inerte», ha attaccato il proponente, aggiungendo: «Non è più possibile chiudere gli occhi senza elaborare soluzioni concrete a ostacoli quotidiani che penalizzano soprattutto anziani e persone con disabilità».

Le documentazioni fotografiche allegate alle mozioni di luglio e di settembre mostrano senza mezzi termini il livello di dissesto: mattonelle saltate, buche profonde, tratti impraticabili. «Un biglietto da visita indegno – osservano i consiglieri di centrodestra – per una via collocata a pochi passi dal cuore del paese».
Già lo scorso luglio, Noi per Montale aveva sollevato in consiglio comunale il tema della sicurezza di via Masini, dove, purtroppo la situazione resta tuttora critica, visto che – come ricorda il consigliere Paperetti — «si verificano con frequenza incidenti a danno di pedoni, ciclisti e animali domestici. Senza considerare che sempre più spesso i mezzi di trasporto parcheggiati subiscono danni, dal momento che nella via in oggetto i veicoli provenienti dalla piazza, anziché rallentare, accelerano sovente proprio in corrispondenza del tratto laddove la strada tende a restringersi. Anche qui i marciapiedi, su entrambi i lati, sono di dimensioni appena sufficienti al passaggio dei pedoni normodotati, oltreché malamente fruibili dalle persone anziane, con deambulazione incerta o con disabilità motorie, a causa della pendenza e, soprattutto, del cattivo stato di conservazione del manto di calpestio».
Le mozioni, in ogni caso, sono state respinte dalla maggioranza di Centrosinistra Montale Concreta, che ha ritenuto di non intervenire nell’immediato. Una scelta che Paperetti ha definito «un atteggiamento di cieca ostinazione che denota non solo una grave mancanza di ascolto verso i cittadini, ma anche una totale assenza di visione per il centro del paese, il quale dovrebbe costituire il biglietto da visita di Montale e che invece, come molte altre vie del capoluogo e delle frazioni, viene lasciato in preda a incuria e insicurezza».
Sempre a giudizio dell’opposizione di centrodestra, «bocciare due mozioni riguardanti strade centrali, percorse ogni giorno da famiglie, bambini, anziani e commercianti, significa voltare le spalle al nucleo vitale del paese e smentire gli impegni solenni assunti in tema di sicurezza urbana e cura del territorio».
E Paperetti rincara: «Questa chiusura equivale a comunicare ai cittadini che i loro disagi non rappresentano una priorità per l’amministrazione, la quale, più che bocciare le nostre proposte, trascura la sicurezza della collettività, ormai stanca delle parole di circostanza e delle promesse elettorali».
Ora il sindaco Betti e la sua giunta sono chiamati a proporre soluzioni alternative, «già – come sollecitato anche dal capogruppo Lorenzo Bandinelli – a partire dal prossimo consiglio».
Andrea Balli













