chi tace acconsente. «FRACCHIA LA BELVA UMANA» FILM DEL 1981 DIRETTO DA NERI PARENTI PROFETIZZÒ IL NOSTRO FUTURO


Anche se non lo considero un capolavoro, riesco a vederci la profezia dell’oggi in cui le forze dell’ordine sono il disordine istituzionale, mentre i “pastori del gregge” si sono messi a giocare il ruolo dei boss al fine di garantirsi l’assoluta impunità in un carcere che ormai si chiama Italia


Quando la smetteranno, i signori magistrati terzi e imparziali, di proteggersi a vicenda fino all’esaurimento? Da noi pretendono la perfezione, mentre loro praticano l’eresia

O SPAGNA O FRANZA

AL POPOL MAL DI PANZA


I pippi di san Bartolomeo potrebbero indolcire il calice amaro della nostra procura…

 

Sogno che ti prendo
come neve a ciuffi
soffio sui baci allontanati
sui baci tuoi versati
sogno la mia carne
trasformarsi in puro spirito
mi accorgo che sei sveglio
mi scordo che ti afferro
[Sogno, G. Nannini]

 

Ho visto l’intervento di Gratteri sulle condizioni degli istituti di pena e istintivamente mi sono passate dinanzi agli occhi certe scene di Lino Banfi commissario che non capisce una Mazza(mauro) e lascia che tutto passi in caos ai danni del povero Fracchia.

Non è il nostro mondo attuale, specie a Pistoja, dove, in un tribunale microscopico che potrebbe funzionare come un orologio svizzero, lo strapotere discrezionale di Pm e sostituti soggioga, schiaccia, spoltiglia, mànteca, spàppola, frulla tutto il resto dei protagonisti della nostra storia: dirigenti, funzionari, impiegati, uscieri, guardie giurate e perfino squadre delle pulizie.

La gloria di Colui che tutto move dal Terzo Piano penetra, e risplende in qualche aula di più e meno altrove, tanto per parodiare il Sommo; quel Dante che faceva “strombettare di culo” i diavoli – orrore, oggi, per i pudibondi scout, Lupetti e non, che devono adeguarsi all’accoglienza universale della Terra Aperta interstellare o dell’Impero colpisce Angkor Wat, felicemente scoperto, di recente, da un impegnatissimo sostituto Pm piuttosto falloso e fallace, dato che ha scambiato l’articolo 358 cpp per un gratta-e-vinci.

Gratta, infatti, Claudius, le verniciature dei biglietti con una moneta da un euro; mette insieme le polveri col copia-incolla e, magari, fa andare sotto inchiesta (ogni riferimento è puramente casuale) un Vpo innocente certificando che, quel che è accaduto in un certo procedimento penale, è – senza tema di smentita – colpa del malcapitato.

Coinvolge, Claudius, anche un suo collega, più importante di lui, in un interrogatorio degno di quel che il Manzoni descrive nella sua Storia della Colonna Infame, quando ci narra che (1630) a Milano furono mandati a morte due innocenti, Guglielmo Piazza (commissario di sanità) e Gian Giacomo Mora (barbiere).

Leggere quel verbale di interrogatorio riporta dritti alla peste milanese e alla persecuzione degli untori, categoria di cui cui anche noi, giornalisti veri e seri di Linea Libera, presi di mira, sequestrati, perseguitati, facciamo parte per la legge universale del potere senza regole.

Il Vangelo dei terrapertisti

Basterà solo ricordare ai nostri lettori chi sono i potenti pistojesi di Palazzo Pretorio, che guidano i nostri passi nella tenebra dell’umana aberrazione stupidamente intestardìtasi a voler valorizzare la legalità – quella vera – costantemente nullificata e misconosciuta da chi. gli strumenti di legge, li adopera allo stesso modo di un Azzeccagarbugli che tranquillizza Renzo il coglione il quale, se si affiderà alle sue cure, non avrà problemi con la giustizia perché essa, come una prostituta, è plastica, è interpretazione, è duttile, è malleabile, è interpretabile e se ne può tranquillamente fare opera di ferro battuto trasformandola in ciò che più comoda a chi tiene in mano il mazzuolo del fabbro.

Fino a giungere allo sconcio di un Pm (poi addirittura promosso capo a Pistoia) che sibila livorosamente a Daniele Cappelli «Ma allora non lo hai capito che io la lucia Turco non la intercetto»; a quello di uno scout cattolico, paladino della cittadinanza [c]attiva, che chiede tabulati telefonici in tre giorni (dal venerdì al lunedì successivo) per favorire l’Hitachi nel processo Vittoria, che si rivela poi (in questo caso non si sa bene come, ma il giudice Paolo Fontana è stato efficiente: forse si era distratto in aula…), un ridicolo “soufflé da sgonfio”, mentre per uno stalking lo scout aveva impiegato, sempre per i tabulati, più di un anno; alla spensierata superficialità di un altro sostituto che tiene per 7 anni nel cassetto tutto il fascicolo del rischio-tumori dell’inceneritore di Montale e poi si chiede: «E ora? Che si fa? Si archivia?»; a un altro campione della legge che usa i buoni-pasto mentre è in congedo e manco passa dal Terzo Piano.

E si potrebbe continuare col facente funzione Grieco che lascia – lo ripeto per chi non capisce una mazza – spirare il termine della prescrizione per le ruberie (provate poi dalla Corte dei Conti) del gran commendatore Mauro Gualtierotti, fungarolo ufficiale della corona di re Renzo Dell’Anno nelle terre della Dynamo Camp.

La dottoressa Gargiulo ci vuole convincere che esiste sia la terzietà che l’imparzialità. Ma noi non ci crediamo mica…

Il papa della Cisl pistojese, rapinatore accertato della Comunità Montana, era un po’, per il re Dell’Anno, una specie di Garçon pipì addetto a porgere l’orinale al Supremo…

Detto questo, a tutto concedere, o dottoressa Giulia Gargiulo che gira le terga ai cittadini suoi datori di lavoro, crocerossina della Anm: mi convinca (e lo faccia, magari, insieme alla Gip Patrizia Martucci, che mi schiaffò ai domiciliari senza un cencio di prova, ma solo su schizofrenica istanza di Claudius); mi convinca, dicevo, che ascoltarla e darle retta mentre difende il caos e il sistema giudiziario dei boss, è l’unica scelta buona e giusta per vivere secondo la visione del mondo di un filosofo come Pangloss.

ci sarà qualcosa nei tuoi occhi viola
ci sarà qualcosa nella vita per cui valga la pena
ci sarà qualcosa che mi può stordire
ci sarà qualcosa, anche una cura,
un sogno per morire
                                 [Sogno, G. Nannini]

Il Passator s-Cortese
[direttore@linealibera.info]
© Linea Libera Periodico di Area Metropolitana


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